saint florent corsica

29 Dicembre, 2023

Saint Florent, la “Saint-Tropez” della Corsica

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Barcaggio – Saint Florent

Il percorso

Saint Florent Corsica

Saint Florent Corsica è un incantevole villaggio situato sulla costa settentrionale della Corsica, noto anche come “Saint Tropez della Corsica” per il suo fascino e la sua vivace atmosfera. Circondato da paesaggi mozzafiato, questo affascinante borgo marinaro offre una combinazione unica di storia, cultura, spiagge spettacolari e vita notturna animata.

Il cuore di Saint Florent Corsica è il suo pittoresco porto, dove le barche da pesca colorate si mescolano con lussuosi yacht e barche a vela. Qui, si possono trovare numerosi ristoranti, caffetterie e negozi, creando un’atmosfera vibrante e allegra. Le stradine strette e la piazza principale invitano a passeggiare e a immergersi nell’atmosfera autentica di questo villaggio corsaro.

Ma Saint Florent non è solo un luogo di divertimento: è anche ricco di storia e cultura. La città vecchia, con le sue antiche case in pietra e le sue stradine lastricate, è un piacere per gli occhi e offre una visione della vita tradizionale corsa. Numerose chiese e monumenti storici testimoniano il passato ricco e affascinante di questo villaggio.

Le spiagge di Saint Florent sono tra le più belle della Corsica, con sabbia dorata e acque cristalline che invitano al relax e al divertimento. La famosa spiaggia di Saleccia, raggiungibile solo via mare o attraverso un sentiero panoramico, è considerata una delle più belle dell’isola.

Inoltre, Saint Florent è un punto di partenza ideale per esplorare la regione circostante, con il deserto dell’Agriates, le cantine vinicole e le città storiche come Patrimonio e Nonza facilmente accessibili.

L’isola di Giraglia

Stamattina il luogo dove abbiamo trascorso la notte ha una luce diversa e si svela in tutta la sua sperduta magia. Possiamo scoprire dettagli che ieri sera, tra la luce crepuscolare e la stanchezza dovuta al sonno da recuperare, ancora non avevamo potuto notare.

Ora si vede bene, poco distante da noi, un’isola affascinante che sembra quasi di poterla toccare: l’isola di Giraglia.

Caratterizzata da una bellezza selvaggia e incontaminata, Giraglia incanta i visitatori con le sue scogliere maestose, le sue acque cristalline e la sua flora e fauna uniche.

Al centro dell’isola si erge il Faro di Giraglia, un’icona che domina l’orizzonte e guida i marinai attraverso le acque tempestose del mare. Costruito nel XIX secolo, il faro offre una vista spettacolare sulla vastità dell’oceano e sulle coste selvagge circostanti.

Giraglia è anche un paradiso per gli amanti della natura, con una varietà di habitat che ospitano una ricca biodiversità. Lungo le sue scogliere si possono avvistare numerosi uccelli marini, mentre le sue acque trasparenti sono popolate da pesci colorati e creature marine.

Le spiagge di Giraglia sono delle vere oasi di pace e tranquillità, con sabbia bianca e acque turchesi che invitano al relax e al godimento del sole. Qui, ci si può abbandonare al dolce canto delle onde e alla fresca brezza marina, lontani dal trambusto della vita quotidiana.

La regata della Giraglia

La Giraglia è un nome che mi girava per la testa senza riuscire a ricordare dove avevo già sentito quel nome, poi la ricerca sul web e la conferma.

La regata della Giraglia resiste dal 1953 ad oggi, più di 70 anni di barche a vela che sfidano il mare col massimo rispetto. Partenza e arrivo da porti diversi negli anni ma una sola e granitica certezza: il giro di boa all’isola della Giraglia.

Percorsi escursionistici da Capo Corso

Con la scusa di portare a spasso Norah e Scott, facciamo una passeggiata sul litorale per scoprire che esiste una rete di percorsi escursionistici molto panoramici.

Saint Florent in Corsica - 29 dic • uncanperdue

Uno di questi, ad esempio, parte da Macinaggio ed arriva a Barcaggio, è chiamato il Sentiero dei Doganieri che con i suoi 13 km ed un dislivello di soli 300 metri, percorre tutta la magnifica costa. Questo sentiero prende il nome dalla sua storia, quando veniva utilizzato dai doganieri per sorvegliare la costa e prevenire il contrabbando.

La lingua corsa

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È assai curioso notare che sui cartelli, come questo sopra che indica informazioni turistiche, spesso si trova la traduzione in inglese e in lingua corsa.

La lingua corsa, conosciuta anche come corso, è una delle lingue romanze più antiche e conserva forti influenze delle lingue italiane, francesi e liguri, oltre ad alcuni elementi propri.

Il corso è riconosciuto come lingua regionale dalla Francia e ha subito un processo di standardizzazione nel corso del XX secolo, con l’istituzione di un alfabeto e di regole grammaticali comuni.

Tuttavia, nonostante gli sforzi di preservazione e promozione della lingua, il corso è minacciato dall’uso sempre più diffuso del francese, soprattutto nelle zone urbane e nell’ambito della comunicazione formale.

La lingua corsa è importante non solo per la sua ricca eredità culturale, ma anche per la sua capacità di trasmettere la storia, le tradizioni e l’identità del popolo corsa. È utilizzata in una varietà di contesti, tra cui la letteratura, la musica, il teatro e i media locali, contribuendo così a mantenere viva la cultura corsa.

Lasciamo Capo Corso

Lasciamo Capo Corso con la sua atmosfera selvaggia e malinconica per percorrere una strada diversa da quella fatta ieri pomeriggio tracciando, di fatto, un anello. Dobbiamo riguadagnare infatti la quota che ci porta ad Ersa per poi ridiscendere lungo la costa occidentale di questo meraviglioso “dito”.

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Una vegetazione ricca e variegata

Ci immergiamo in una folta vegetazione mentre la strada si fa sempre più ripida e tortuosa.

Questo ambiente naturale è dominato da piante resistenti alla siccità e alle condizioni climatiche estreme tipiche della regione.

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Tra le specie più comuni di vegetazione presente a Capo Corso troviamo la Macchia bassa che è la forma predominante di vegetazione e include piante come il lentisco, la fillirea, il cisto, la ginestra e l’erica. Queste piante sono adattate a sopravvivere in terreni poveri e aridi e a resistere al caldo estivo.

Poi incontriamo tante querce da sughero e boschi di lecci, una specie di quercia sempreverde che forma foreste dense e ombrose.

È sorprendente arrampicarsi su per questa stradina totalmente immersi nel verde di questa tipica vegetazione, ma basta fermarsi e voltare lo sguardo alle nostre spalle per sentirsi mancare il fiato dal panorama aperto sulla costa e su quel lembo di mar Ligure che la bagna. Il cielo grigio rende tutto ancor più bucolico, come se ce ne fosse bisogno…

Da Ersa il nostro viaggio prosegue attraversando quel piccolo lembo di entroterra per poi sbucare nuovamente sulla costa. Una costa diversa da ieri, quella occidentale, che ci regalerà paesaggi e sensazioni indimenticabili.

Il Mulino Mattei

Non molto dopo Ersa, quando già la vista si apre sull’altra costa, siamo colpiti da un’insolita costruzione che ci incuriosisce e ci obbliga in qualche modo a fermarci per scoprire di che si tratta.

mulino mattei

Il Mulino Mattei è un antico mulino, noto anche come Mulino di Mattei, si trova nelle vicinanze del villaggio di Centuri, lungo la costa nord-occidentale dell’isola.

mulino mattei

Costruito nel XVIII secolo, il Mulino Mattei è un esempio affascinante di architettura rurale corsa e un importante sito storico della regione. Originariamente utilizzato per macinare grano e altri cereali, il mulino ha svolto un ruolo vitale nell’economia locale, fornendo farina per il pane e altri prodotti alimentari alla comunità circostante.

Oggi, il Mulino Mattei è diventato una meta turistica popolare, attirando visitatori con il suo fascino storico e la sua posizione pittoresca. Anche se non è più in uso come mulino, è stato restaurato e conservato per preservare la sua importanza storica e per consentire ai visitatori di esplorare la sua struttura e imparare sulla tradizione molitoria dell’isola.

mulino mattei
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Si parcheggia poco distante dal mulino e si percorre una graziosa strada sterrata che ti porta a destinazione facendoti gustare il paesaggio, la natura ed un piccolo lembo di Liguria che indichiamo per salutare gli amici ed i famigliari che sono a casa. Per una volta osserviamo la nostra terra dalla Corsica e non il contrario!

Ritornando al parcheggio dopo la passeggiata al mulino, lo sguardo si apre verso questa costa meravigliosa. Riusciamo a scorgere la linea sinuosa della strada che segue la costa dall’alto in tutta la sua bellezza. È ora di mettersi in moto e di scoprirne le bellezze paesaggistiche, senza dimenticare che la destinazione è Saint Florent.

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Attraversiamo Minerviu e proseguiamo lungo questa litoranea che si fa sempre più spettacolare ma anche stretta e piena di curve. Fortunatamente in questo periodo di bassa stagione il traffico è praticamente inesistente e riusciamo a goderci pienamente la vista su queste imponenti scogliere.

Ogni tanto, dopo una curva stretta, il paesaggio cambia in modo repentino passando da una scogliera ripida, che finisce giù verticale sul mare, ad una baia che con la sua piccola spiaggia accarezza languidamente le stesse acque di poco prima.

Plage de Giottani

La Plage de Giottani si trova lungo la costa occidentale di Cap Corse, vicino al piccolo villaggio di Nonza. Questa spiaggia è caratterizzata da sabbia dorata e acque cristalline che si affacciano sul Mar Mediterraneo. La sua posizione remota e il suo accesso un po’ difficile la rendono un luogo ideale per coloro che cercano tranquillità e bellezza naturale.

Inoltre, la Plage de Giottani è circondata da splendide scogliere e vegetazione mediterranea, aggiungendo ulteriore fascino al suo ambiente naturale.

Proseguiamo il nostro viaggio, si avvicina l’ora di pranzo e iniziamo a guardarci intorno per capire quale potrebbe essere un buon posto per fermarsi, qui c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Plage d’Albo

Dopo poche curve ecco che ci ritroviamo in un’altra piccola baia. Questa spiaggia incantevole è nota per la sua sabbia bianca, le acque cristalline e l’atmosfera tranquilla.

La Plage d’Albo si trova sulla costa occidentale di Cap Corse, vicino al villaggio di Pino. È circondata da maestose montagne e offre una vista spettacolare sul Mar Mediterraneo.

Inoltre, la Plage d’Albo è situata in una zona relativamente remota e non troppo affollata, il che la rende perfetta anche per noi che vogliamo mangiare qualcosa con tranquillità.

Ci fanno compagnia gli stessi ragazzi che avevamo incontrato sulla banchina del Porto di Vado Ligure quando aspettavamo di imbarcarci per Bastia, con il loro splendido mezzo

Su questa spiaggia domina una costruzione curiosa che andiamo a visitare dopo pranzo, si tratta della Torre d’Albo

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La Torre d’Albo

La Torre d’Albo è un’antica torre genovese ed è uno dei numerosi torrioni di avvistamento costruiti dai genovesi nel XVI secolo per difendere l’isola dai pirati e dalle incursioni nemiche.

La Torre d’Albo si trova in una posizione strategica, sulla cima di una scogliera che si affaccia sul Mar Mediterraneo. Questa posizione elevata permetteva ai difensori di avvistare facilmente eventuali minacce provenienti dal mare e di avvertire la popolazione locale.

Oggi, la Torre d’Albo è uno dei numerosi torrioni genovesi che punteggiano la costa di Cap Corse. Sebbene non sia più utilizzata a fini difensivi, è diventata un punto di riferimento storico e un’attrazione turistica della regione.

Finita la pausa pranzo, dopo aver fatto fare un giretto a Norah e Scott, visitiamo la torre e ci spingiamo lungo un sentiero leggermente oltre, molto panoramico, dove, curiosità, campeggia un cartello con il divieto di raccolta dei ricci di mare.

Risaliamo a bordo e riprendiamo la strada costiera che ci porterà in serata a Saint Florent.

Nonza e la spiaggia nera

Nonza è un affascinante villaggio noto per la sua posizione spettacolare, arroccato su una scogliera alta 100 metri che si affaccia sul Mar Mediterraneo.

Una delle caratteristiche più distintive di Nonza è la sua spiaggia di ciottoli neri, che contrasta vivacemente con il colore bianco della chiesa situata sulla collina sovrastante. Questa spiaggia è un luogo popolare per rilassarsi e fare il bagno, anche se il suo accesso può essere un po’ ripido.

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Il villaggio di Nonza è ricco di storia e offre alcune attrazioni interessanti, tra cui la Chiesa di Santa Giulia, costruita nel XVII secolo, e le rovine del Castello di Nonza, che domina il villaggio dall’alto della scogliera.

Nonza è anche famosa per la sua produzione di vino, in particolare per il suo vino bianco, noto come “Paternina”. I terrazzamenti coltivati a vitigni che circondano il villaggio sono un’immagine iconica della regione di Cap Corse e testimoniano secoli di tradizione vinicola.

L’arrivo a Saint Florent

Dopo una giornata così intensa, entriamo in Saint Florent con il sole che inizia a tramontare. La stanchezza inizia a farsi sentire e forse anche un po’ il pensiero di trovare un posto dove fermarsi a dormire, anche se poi scopriremo, com’era da immaginare, che in questa stagione non c’è davvero motivo di preoccuparsi.

Saint Florent ci appare da subito molto graziosa, con un porticciolo particolare e ben organizzato. Anche qui c’è ben poca gente in giro, direi quasi nessun turista a parte i sottoscritti. Troviamo facilmente un posto dove fermarci e facciamo un veloce giretto di ricognizione.

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Oltre al piccolo porto turistico Saint Florent è, a nostro avviso, molto interessante anche per il suo grazioso centro storico che si affaccia sul mare. Qui si respira l’aria di un vissuto borgo marinaro. In una piazzetta laterale, non sarà l’unica volta che lo noteremo, dei grossi ceppi di legno bruciano in una aiuola e alcuni paesani chiacchierano intorno scaldandosi con il fuoco.

È una bella immagine di quella che sembra una comunità coesa che ha una storia da raccontare.

Nella piccola piazza centrale domina il campanile di una chiesa.

La chiesa di Saint Florent

La chiesa di Saint-Florent, conosciuta anche come la Chiesa di Santa Maria Assunta, è un’iconica chiesa situata nel cuore del villaggio di Saint-Florent, costruita nel XII secolo, questa chiesa cattolica è uno dei principali monumenti storici della regione.

La chiesa di Saint-Florent è caratterizzata dal suo stile romanico, con una facciata semplice ma imponente e una torre campanaria slanciata che si erge verso il cielo. All’interno, la chiesa presenta una navata centrale fiancheggiata da colonne di marmo, con un altare decorato e affreschi antichi che adornano le pareti.

Una delle caratteristiche più distintive della chiesa di Saint-Florent è il suo campanile a guglia, che offre una vista spettacolare sulla città e sulle acque cristalline del Mar Mediterraneo. Questo campanile è diventato un simbolo iconico di Saint-Florent e una meta popolare.

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Inizia a fare buio qui nel centro storico di Saint Florent, il cielo sembra liberarsi delle nubi che ci hanno accompagnato per tutta la giornata, magari domani ci sarà un po’ di sole. Ci avviamo verso il van, al porto, per fare cena e riposare, domani proseguiremo questo nostro viaggio verso sud ma anche verso la fine di questo anno, buonanotte.

Il video del giorno

Appunti sul luogo di pernottamento

Parcheggio sulla banchina del porto di Saint Florent, vicinissimo al centro del villaggio dove si possono trovare facilmente panetteria e piccolo market. In questa stagione la sosta notturna è tollerata, ci sono evidentemente divieti per la stagione estiva. La notte è trascorsa molto tranquilla e priva di traffico, eravamo in compagnia di un altro camper tedesco. Superando un ponte pedonale si trovano i bagni automatici.

42.6767, 9.3015 (lat, lng)
N 42°40’36.048” E 9°18’5.544”

Le pagine del diario di questo viaggio

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Sul traghetto a Savona

27 Dicembre, 2023

Distanza

69.66 Km

Carburante

0 €

Vitto

34.33 €

Pedaggi

0 €

Totale spese del giorno

34.33 €

Varie

0 €

Area di sosta

0 €

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