Il percorso
ll Traghetto Corsica Savona della Corsica Ferries
Inizia qui il secondo nostro viaggio in Corsica come abbiamo raccontato nell’articolo principale.
Dopo una giornata di lavoro ancora in atmosfera natalizia, saliamo su Vannette, preparata il giorno prima, e partiamo per quella che, ad oggi, è la trasferta più breve mai fatta: il porto di Vado Ligure in provincia di Savona.
Il traghetto Corsica Savona parte alle 23,00 ma noi non resistiamo fermi a casa, perciò partiamo con l’idea di arrivare in banchina e aspettare tanto per iniziare a respirare aria di vacanza.
Purtroppo io non sono in grande forma, anzi, da ieri inizio a percepire i primi segnali di un’influenza. È la cosa che maggiormente temo quando dobbiamo partire e stavolta credo proprio che il caso abbia centrato l’obiettivo.
Tra uno starnuto e l’altro, con gli occhi rossi ed un po’ di stordimento generale, arriviamo all’ingresso del Porto di Vado Ligure.
Passiamo agilmente i primi controlli ed il personale della compagnia ci fa posizionare in corsia, sulla banchina.
Siamo praticamente i primi, davanti a noi solo una macchina.
Nell’attesa, logicamente lunga, arrivano man mano altri mezzi che si posizionano dietro e nelle corsie laterali.
Alla nostra destra arriva un gran bel mezzo che meriterebbe tutta la mia attenzione se solo stessi bene… Tra un fazzoletto e l’altro, uno starnuto ed un colpo di tosse, mi sto chiedendo se sto facendo la cosa giusta ad imbarcarmi in queste condizioni, prendo una tachipirina ed incrocio le dita.
Poco dopo le 23 ci imbarchiamo dalla banchina di Vado Ligure
Sono passate da poco le 23 e la banchina inizia ad animarsi di operatori col gilet fluorescente, intenti a sbracciarsi per indicare quali delle colonne di auto può procedere verso la nave.
Entriamo senza problemi e ci parcheggiamo diligentemente in coda. Non sembra esserci un gran pienone di mezzi.
Al momento, a parte il mio stato di salute, una cosa sola mi preoccupa: come riusciremo a gestire Norah e Scott?
Corsica Ferries cani a bordo
Dopo aver chiuso chiave Vannette, saliamo, un piano dopo l’altro, le scale del traghetto corsica savona alla ricerca di un luogo vicino all’uscita sul ponte, ma che abbia anche un minimo di spazio dove sdraiarci. Alcune aree sono già occupate da passeggeri che hanno sistemato stuoie e zaini.
Abbiamo scoperto solo piu tardi che in realtà il traghetto non parte solo da Savona ma arriva già da Marsiglia, quindi ci sono diversi passeggeri saliti a bordo ben prima di noi, che hanno avuto modo di sistemarsi al meglio.
Alla fine troviamo un’area di disimpegno vicino alle cabine dove ancora non c’è nessuno. Siamo al piano proprio sotto ad un’uscita sul ponte. Ci sistemiamo stretti nell’angolo con Norah e Scott al guinzaglio.
Purtroppo, in questa prima fase di sistemazioni, sono ancora molti i passeggeri che ci transitano davanti, alcuni dei quali, ovviamente, con cani al guinzaglio. Ed è qui che si materializza il mio incubo peggiore.
Norah e Scott appena vedono un cane passare iniziano ad abbaiare forsennatamente come se dovessero difendersi da chissà quale assurdo pericolo. Cerchiamo, con Betty, di tranquillizzarli tenendoli stretti e scongiuriamo che si liberi il ponte al più presto…
Dopo la mezzanotte, finalmente, il transito di passeggeri si esaurisce e la pace regna sovrana. Allunghiamo le gambe sul nostro letto di moquette e proviamo, sotto le luci intense della nave. a chiudere occhio.
Norah e Scott, senza distrazioni, sono due angeli e si godono ampiamente la morbidezza del pavimento.
La notte trascorre tranquilla e, a parte la luce che è abbastanza fastidiosa ed il rumore di sottofondo dei motori, abbiamo sonnecchiato abbastanza bene.
In questi momenti la nave sembra deserta, non si sente e non si vede nessuno, né passeggeri, né personale.
Non ci saremmo accorti che era quasi ora, se non fosse stato per la voce in filodiffusione che avvisava i passeggeri di iniziare a prepararsi a lasciare le cabine.
Ci alziamo recuperando i nostri zainetti, e portiamo fuori, sul ponte, Norah e Scott a sgranchirsi le zampe e fare i bisogni. La situazione è abbastanza comoda e tranquilla, il pavimento è in metallo quindi è piuttosto semplice raccogliere le deiezioni canine, inoltre ci sono appositi cestini e, volendo anche i sacchetti.
È ancora buio, sono le 5 del mattino, fa freddino. Da lontano si iniziano ad intravedere le luci della costa corsa. Lo sguardo si perde alla ricerca di dettagli nel buio, ci abbracciamo io e Betty, dopo vent’anni stiamo per ripercorrere la stessa strada, e mentre siamo appoggiati al mancorrente della nave, sembra di rivedere in lontananza una motoretta con due giovani abbracciati stretti che sfrecciano lungo la costa del dito pieni di gioia e di speranze.
Tra pochissimo scenderemo da questo traghetto Corsica Savona e ricalcheremo le stesse strade con qualche anno in più ma con la stessa gioia di allora.