Møns Klint

23 Agosto, 2023

Le bianche scogliere di Møns Klint

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Strøby – Lendemarke

Il percorso

Ultimo giorno in Danimarca

Oggi sarà una giornata di trasferimento verso il confine ma con una sosta importante: le scogliere di Møns Klint. Come sempre lungo il tragitto, se troviamo qualcosa di interessante, ci fermiamo a curiosare.

Percorrendo la strada che porta a Højerup notiamo a sinistra, verso il mare, la figura di un imponente faro che ci incuriosisce. Sì è vero, qui in Danimarca di fari ne abbiamo visti tanti, alcuni dei quali veramente unici, ma oggi abbiamo un umore abbastanza melanconico essendo, con buona probabilità, l’ultimo giorno in terra vichinga, quindi non vi vogliamo perdere quello che potrebbe essere il nostro ultimo faro

Stevns Fyr, il guardiano sul mar Baltico

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Stevns Fyr, situato sulla costa orientale della Danimarca, è un faro maestoso che si erge come guardiano solitario di fronte al vasto Mar Baltico. Il faro, costruito nel 1878, rappresenta una testimonianza silente dei tempi passati e delle navigazioni attraverso le acque dell’isola di Zealand.

Situato su Stevns Klint, una scogliera dal carattere unico, il faro offre una vista panoramica che si estende all’orizzonte, catturando la vastità dell’oceano. La sua posizione strategica è stata di fondamentale importanza per la navigazione marittima, guidando le imbarcazioni attraverso le acque a volte agitate.

L’architettura del faro è un esempio affascinante del design dell’epoca, con la sua torre slanciata che si alza fieramente verso il cielo. La sua facciata bianca si distingue nitidamente contro il cielo e il mare circostanti, creando un contrasto che attira l’attenzione di chiunque si avvicini.

L’area circostante il faro è permeata da un’atmosfera di tranquillità, con il suono delle onde che si infrangono sulla scogliera sottostante. I visitatori possono passeggiare nei pressi del faro, assaporando la brezza marina e immergendosi nella serenità del paesaggio circostante.

Stevns Fyr

Stevns Fyr è anche intriso di storia marittima, testimoniando le sfide e le avventure degli uomini di mare che hanno affidato la loro sicurezza a questa guida luminosa. Ogni mattina e ogni sera, la luce del faro si accende, illuminando il cammino degli avventurieri in mare aperto.

Betty ha un antenna sempre accesa in testa, quella che percepisce la presenza di animali. Ed eccola qui che negli immediati spazi, confinanti con il faro, che individua subito le sue preferite: le mucche.

Si sbraccia, si agita, fa versi fin quando non riesce a toccarne ed accarezzarne almeno una.

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A fatica riesco a distogliere Betty da questa allegra mandria di vitelli e risalire in van; si riparte con destinazione Møns Klint.

Poco più avanti sempre sulla stessa strada ma dopo Højer, troviamo un museo che fa bella mostra di sé con aerei da guerra ben esposti sull’ampio spazio verde antistante. Abbiamo notato qui in Danimarca un gran fiorire di questi musei dedicati al periodo della guerra fredda. Nei giorni scorsi infatti avevamo passato la notte in un parcheggio all’ingresso di un’altro di questi musei. Ci siamo chiesti come mai in Danimarca il discorso della guerra fredda è cosi sentito?

La Danimarca e la Guerra Fredda

La presenza di musei della Guerra Fredda in Danimarca riflette il ruolo strategico che il paese ha avuto durante quel periodo storico e il suo coinvolgimento nelle tensioni globali tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.

Durante la Guerra Fredda, che si estese approssimativamente tra la fine degli anni ’40 e la fine degli anni ’80, la Danimarca si trovò in una posizione geopolitica significativa. Il paese faceva parte della NATO e aveva un ruolo chiave nella difesa del blocco occidentale contro la minaccia dell’espansione comunista dell’Unione Sovietica.

La paura di un conflitto nucleare e la necessità di prepararsi alle eventualità di una guerra avevano portato alla costruzione di complessi militari sotterranei, bunker e basi segrete in diversi paesi, compresa la Danimarca. Questi luoghi erano progettati per fungere da centri di comando, rifugi e posti strategici in caso di attacco.

Dopo la fine della Guerra Fredda, molti di questi luoghi segreti sono stati trasformati in musei per preservare la memoria di quel periodo e per educare il pubblico sulle sfide e le tensioni della Guerra Fredda. I musei forniscono un’opportunità unica di esplorare la storia, vedere le strutture sotterranee originali, e comprendere meglio il contesto in cui si sono svolti gli eventi.

In Danimarca, i musei della Guerra Fredda sono divenuti importanti luoghi di memoria e testimonianza di un’epoca in cui la minaccia nucleare e le tensioni globali avevano un impatto significativo sulla vita quotidiana e sulla sicurezza nazionale.

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Stevnsfort Cold War Museum

Immerso nell’atmosfera solenne di Stevns Klint, è un monumento straordinario che getta uno sguardo retrospettivo su un’era tumultuosa. Costruito durante la Guerra Fredda, questo museo sotterraneo svolge un ruolo unico nel raccontare la storia degli anni di tensione tra Est e Ovest.

L’ingresso al museo è un viaggio nel tempo. I visitatori discendono attraverso corridoi bui e scale che sprofondano nelle profondità della terra. Qui, nelle viscere della roccia calcarea, si rivela un complesso di tunnel e camere che una volta fu sede di operazioni segrete e di intense preparazioni per un possibile conflitto nucleare.

Il museo offre un’affascinante esposizione di cimeli, strumenti militari e apparecchiature d’epoca, tutti testimoni degli sforzi e delle ansie di un’epoca in cui la minaccia nucleare era palpabile. Manichini in divise d’epoca, mappe strategiche e attrezzature di comunicazione danno vita a un passato che potrebbe facilmente essere dimenticato.

Le sale del museo presentano narrazioni dettagliate degli eventi storici, offrendo un’immersione coinvolgente nella vita quotidiana all’interno del complesso durante la Guerra Fredda. La tensione palpabile di quegli anni è resa tangibile attraverso ricostruzioni fedeli e testimonianze audio che fanno eco nelle stanze sotterranee.

Noi non abbiamo visitato il Museo, ci siamo limitati a dare uno sguardo a questi velivoli che fanno davvero impressione.

Siamo ormai quasi arrivati al complesso delle scogliere di Møns Klint

Le bianche scogliere di Møns Klint

Arriviamo finalmente a queste mitiche bianche scogliere di Møns Klint, un luogo di straordinaria bellezza naturale situato lungo la costa orientale dell’isola di Møn, rappresentano una meraviglia geologica che incanta i visitatori con la sua maestosità. Queste imponenti pareti calcaree, scolpite dall’incessante azione del mare e del vento, si ergono verticali sopra le acque del Mar Baltico, creando uno spettacolo impressionante.

La loro imponenza si svela mentre ci si avvicina, le scogliere si ergono come guardiani eterni, testimoni silenziosi del passare dei millenni. La sfumatura cangiante delle rocce, dal bianco candido al grigio scuro, riflette la luce del sole in ogni momento della giornata, creando un’atmosfera magica che avvolge l’intero paesaggio.

Le bianche scogliere di Møns Klint - 23 • uncanperdue

Le scogliere di Møns Klint offrono non solo una vista spettacolare sull’oceano, ma anche uno sguardo indietro nel tempo geologico. Ogni strato di calcare racconta la storia di ere antiche, con fossili marini incastonati nelle rocce, testimonianze di un passato remoto quando questo luogo era il fondale di un antico mare.

Il sentiero che conduce lungo l’orlo delle scogliere offre opportunità uniche di immersione nella natura selvaggia e nella biodiversità circostante. Mentre ci si inerpica sui sentieri, il fragore del mare si fonde con il canto degli uccelli marini che nidificano nelle pareti verticali, creando un’esperienza sensoriale completa.

Møns Klint non è solo uno spettacolo visivo, ma anche un rifugio per la flora e la fauna locali. La vegetazione rigogliosa, con la sua varietà di piante e fiori, si aggrappa alle rocce, creando un contrasto vibrante con il bianco delle pareti calcaree. La riserva naturale circostante è un habitat prezioso per numerose specie di uccelli e insetti.

Nelle giornate limpide, lo sguardo può spaziare fino all’orizzonte, e la sensazione di essere in cima al mondo, con il vento che sferza il viso, rende l’esperienza a Møns Klint un’immersione totale nella bellezza cruda e incontaminata della natura. Un luogo dove il tempo sembra rallentare, consentendo ai visitatori di connettersi con la terra e il mare in modo unico e indimenticabile.

Siamo rimasti affascinati da questo luogo molto particolare, le scalinate in legno che scendono giù fino alla spiaggia sono bellissime e ti danno la possibilità di guardarti intorno e godere di questo splendido paesaggio naturale offerto da Møns Klint.

Una spiaggia di alghe… marce!

Al termine della lunghissima scalinata scopriamo un dettaglio non trascurabile… L’ultima rampa della discesa appoggia direttamente in acqua!

Ma non è quello il problema, magari lo fosse, il vero ostacolo è rappresentato dalla particolarità della piccola spiaggia a ridosso delle scogliere. Per proseguire il percorso è obbligatorio passare in un tratto di spiaggia ricoperto da uno spesso strato di alghe “fermentate”…

Ci togliamo le scarpe e tiriamo su i pantaloni fino al ginocchio in modo da non bagnarci e sporcarci. Dobbiamo fare un bel respiro e chiamare a raccolta tutto il coraggio che abbiamo per affrontare una situazione del genere!

Il tanfo di pesce marcio si insinua nelle nostre narici e lì rimarrà ancora per molto. Ad ogni passo la gamba affonda fin quasi al ginocchio in questa melma molliccia e maleodorante, oltretutto anche il suono prodotto da ogni passo, cick e ciak, non fa che aumentare questa sensazione di nausea. Ah le Møns Klint!

Fortunatamente basta alzare gli occhi sia a sinistra che a destra per essere avvolti in un panorama meraviglioso. Dopo questo test di resistenza brillantemente superato si raggiunge finalmente un tratto di spiaggia più umano. È divertente osservare che alcuni dei turisti, che come noi stanno scendendo dalla scalinata, arrivando all’ultimo scalino e vedendo cosa li aspetta si girano dall’altra parte e risalgono, rinunciando!

Questo è un luogo con una varietà di percorsi davvero notevole. Dopo aver passeggiato sulla spiaggia di Møns Klint risaliamo sulla scalinata più a nord e ci ritroviamo immersi

nel verde, in un bellissimo percorso nel bosco che, a tratti, si affaccia sul precipizio delle scogliere di Møns Klint e, di conseguenza, sul Mar Baltico.

Il traghetto Rødby Puttgarden

Non ci poteva essere modo migliore per chiudere questa parentesi in Danimarca. La giornata di oggi ci ha arricchito lo sguardo e l’anima in un’immersione totale nella natura e nelle sue molteplici sfaccettature.

Stiamo vivendo sentimenti contrastanti di felicità e nostalgia, gioia e malinconia. Saliamo sul van e lasciamo Møns Klint volgendo un ultimo sguardo alle scogliere, patrimonio UNESCO.

Il programma di oggi è giungere nei pressi del porto di Rødby, trovare una sistemazione per la notte, un parcheggio, e vedere di imbarcarci domattina sul traghetto per la tratta Rødby Puttgarden.

La linea navale tra Rødby in Danimarca e Puttgarden in Germania è una delle rotte marittime più importanti nel nord Europa, conosciuta comunemente come “Fehmarn Belt Fixed Link” o “Fehmarnbelt Tunnel.” La connessione tra queste due località è strategica sia per i trasporti commerciali che per il collegamento diretto tra Danimarca e Germania.

Attualmente, la connessione è fornita principalmente dal traghetto che attraversa il Mar Baltico tra Rødby, sull’isola danese di Lolland, e Puttgarden, situato sull’isola tedesca di Fehmarn. Questo servizio di traghetti offre un modo efficiente per il trasporto di veicoli e passeggeri attraverso il mare tra i due paesi.

Tuttavia, è in corso un progetto ambizioso per sostituire il traghetto con un tunnel ferroviario-sautostradale, noto come “Fehmarnbelt Fixed Link.” Questo tunnel, quando completato, collegherà direttamente le reti stradali e ferroviarie di Danimarca e Germania, rendendo il trasporto ancora più fluido e efficiente.

Il progetto è di grande importanza per migliorare la connettività tra la Scandinavia e il continente europeo, facilitando il transito di merci e persone. Inoltre, contribuirà a ridurre i tempi di percorrenza e aumentare l’efficienza nei trasporti tra le due nazioni.

Si tratta di una delle iniziative di infrastruttura più significative nella regione, evidenziando l’impegno per una maggiore integrazione e cooperazione tra i paesi del nord Europa. Il Fehmarnbelt Fixed Link è attualmente in fase di progettazione e costruzione, con la visione di fornire una connessione ancora più robusta e diretta tra Danimarca e Germania.

Dal casello alla nave

Percorriamo la E47 puntando verso Rødby nell’attesa di trovare un’uscita verso il porto. Invece la sorpresa: d’un tratto il casello. Strano, ero convinto che le autostrade fossero gratuite in Danimarca!

Ci avviciniamo al pannello di richiesta pagamento, ci viene chiesto quanti siamo a bordo e quanto dobbiamo corrispondere, in contanti o con carta, per la tratta Rødby Puttgarden…

Dal casello autostradale si accede direttamente al traghetto che ci porterà in Germania. Nel giro di una quindicina di minuti ci troviamo a bordo della nave, pronti a salpare.

Qui stranamente ci è concesso di rimanere a bordo van, il che è magnifico per la libertà che ci lascia, possiamo scendere e passeggiare sulla prua della nave senza problemi oppressare possiamo… farci un aperitivo di commiato alla Danimarca a bordo di Vannette! Dopo una giornata iniziata con le meravigliose scogliere di Møns Klint e finita a bordo del traghetto cosa mai possiamo chiedere di più?

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Distanza

252 Km

Carburante

0 €

Vitto

21.85 €

Pedaggi

115.92 €

Totale spese del giorno

213.29 €

Varie

58.38 €

Area di sosta

17.14 €

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