15 Febbraio, 2020

Giornata di trasferimento a Roma

da Fred | 0 commenti

Imperia – Roma

Diario in pillole

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Perché una giornata di trasferimento a Roma?
- Non vedo Samuele da Natale scorso.
- La giornata non è fredda ed il cielo di un azzurro limpido e intenso come solo l’inverno ci sa regalare

Auorora aurum in ore habet
Il mattino ha l’oro in bocca

Doppia sveglia alle 5,30 stamattina per la prima giornata di questo nostro lungo viaggio.

Perché una giornata di trasferimento a Roma?

Da una parte avevamo bisogno di una tappa intermedia per non fare una tirata unica fino al Gargano, dall’altra mi sembrava un’ottIma occasione per incontrare mio figlio Samuele.

Ci aspettano circa 600 Chilometri che prevediamo di fare in circa 8 ore. Ecco perché questa insolita levataccia. Abbiamo predisposto tutto in settimana in modo da uscire di casa con Norah e Scott, raggiungere il rimessaggio camper e partire immediatamente.

Riusciamo a varcare l’ingresso autostradale di Imperia Ovest alle 7,45. Ottimo inizio di giornata!

Non vedo Samuele da Natale scorso.

Da quando ha intrapreso il suo percorso professionale, iniziato due anni fa, ne è totalmente assorbito. Perciò lo vediamo sempre più raramente ad Imperia. Frequenta il secondo anno di una scuola professionale per attori: Teatro Azione di Roma. Ora stanno lavorando intensamente a Il gabbiano di Chekov.

Mi sorprende ogni volta leggergli la passione e l’entusiasmo negli occhi per quello che fa. Quasi stento a riconoscerlo. Ma ne sono indiscutibilmente felice.

La giornata non è fredda ed il cielo di un azzurro limpido e intenso come solo l’inverno ci sa regalare

Oggi concedo la guida di una piccola parte del viaggio a Betty. Non lo faccio quasi mai, lo ammetto, sono un egoista. Mi piace troppo guidare il camper per una serie di motivi che forse un giorno scriverò su un articolo appositamente dedicato: ci vuole tutto.

Betty alla guida nel trasferimento a Roma

Non potevo esimermi, questa volta, dal cederle il trono, il trasferimento a Roma lo richiede. Duecento chilometri a testa, così sta scritto e così sarà. In effetti, ad essere onesti, lasciare che ogni tanto sia lei a domare il Granduca, ha i suoi indiscutibili vantaggi.

Betty guida sempre con molta competenza e prudenza, nulla devo temere. Posso rilassarmi e perché no, chiudere anche gli occhi qualche minuto.

Siamo arrivati nell’area sosta che ormai frequento abitualmente quando vengo per Samuele. Qui siamo nel verde e praticamente a due passi dal centro. Adoro questo posto.

È quasi una peccato dover scappar via, domani taglieremo in due l’Italia per dare il via al vero viaggio in Puglia.