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Madame Blanche

L’equipaggio di uncanperdue

Chi siamo • uncanperdue

Norah

Bretoncina del 2011, sempre attiva e scatenata ama viaggiare. Il suo mondo sono gli odori quindi… naso umido e via!

Chi siamo • uncanperdue

Scott

Breton del 2013, Scott è entrato a far parte della famiglia a 3 anni. La sua voglia di affetto e la sua dolcezza fanno di lui un cane di grande compagnia e simpatia!

Chi siamo • uncanperdue

Betty

Appassionata di foto da sempre, con il digitale ha ritrovato la serenità  che la dipendenza da rullino non riusciva a donarle. Ama visceralmente la vita in camper e all’aria aperta, in cucina da il meglio di sé nei sughi e nel… vino!

Chi siamo • uncanperdue

Fred

Anima nomade, adora viaggiare indipendentemente dalla meta. Ha gloriosi trascorsi da motociclista ma non disdegna l’uso del camper per il senso di libertà e indipendenza che riesce a trarne. Attore a tempo perso, sfrutta anche questa passione per viaggiare!

10.000 “Giù le mani dai Santuari!”

10.000 “Giù le mani dai Santuari!”

Dissacrato il Rifugio Cuori Liberi

20 Settembre 2003

Data che ha segnato una sconfitta per tutti noi che crediamo che ogni essere vivente abbia diritto di vivere liberamente. Il 20 settembre 2023 al Rifugio Progetto Cuori liberi di Sairano (Pavia), vengono brutalmente uccisi 9 maiali da compagnia, nonostante fossero sani, Il rifugio Cuori liberi è uno dei tanti Santuari che ci sono in Italia, vengono chiamati così perchè al loro interno vengono accolti tutti quegli animali che si trovano in situazioni difficili, animali salvati dai mattatoi, o che se non più giusti alla macellazione, verrebbero uccisi inutilmente. Sono luoghi dove ogni animale vive liberamente comportandosi da animale.

Se non avete mai visitato un Santuario ve lo consiglio, è un’esperienza unica, dove potrai fare le coccole ad un maiale, ma anche ad una gallina, come ad un Lama. 

Quel giorno ha scosso molti di noi, le forze dell’ordine,

  • hanno scaraventato via con la forza gli attivisti che per due settimane erano rimaste davanti ai cancelli del Rifugio, per dimostrare che sarebbero dovuti passare sui loro corpi per poter entrare;
  • hanno divelto i cancelli e portato via di peso i proprietari dei 9 maiali, che supplicavano disperatamente di non uccidere i loro compagni di vita;
  • hanno rincorso uno a uno i nove maiali che inizialmente scodinzolavano a quegli esseri viventi vestiti di bianco, e che solo dopo aver sentito le urla dei loro compagni maiali, scappavano via rifugiandosi nella loro casetta, per poi fare una brutta fine;
  • hanno commentato le loro azioni ridacchiando: “Ce l’abbiamo fatta” mentre portavano via i corpi inermi dei nove maiali con una ruspa.

Quel giorno non lo dimenticheremo mai, Crosta, Crusca, Pumba, Dorothy, Mercoledì, Bartolomeo, Ursula, Carolina e Spino rimarranno nei nostri cuori. 

Chi siamo • uncanperdue

Giù le mani dai Santuari!

7 Ottobre 2023

10.000 persone sono scese in piazza a Milano urlando:

“GIU LE MANI DAI SANTUARI”

Dopo gli avvenimenti di Pavia, la Rete dei Santuari organizza un corteo a Milano, per manifestare contro quello che è successo al Rifugio Progetto cuori liberi, siamo tutti invitati ad intervenire, io leggo e rileggo tutte le informazioni sulla manifestazione, mi piacerebbe tanto partecipare, ma nello stesso tempo ho paura… non ho mai partecipato ad un corteo. 

Qualche giorno dopo, mi contatta un’ amica, che è stata praticamente la mia mentore per diventare vegana, e mi chiede se vado con lei a Milano alla manifestazione, non aspettavo altro, le dico di sì subito, e così ci uniamo ad un gruppo su Telegram per organizzarsi al meglio per raggiungere Milano, compriamo i biglietti del treno, l’ansia mia cresce, ma nello stesso tempo sono eccitata.

Chi siamo • uncanperdue

Finalmente arriva il 7 Ottobre, ci troviamo in stazione e li conosciamo una ragazza giovane che parte anche lei per partecipare alla manifestazione. Nella nostra carrozza scopriamo, dopo esserci accomodate ai nostri posti, essere davvero in tanti che dal ponente stiamo raggiungendo Milano per il corteo.

L’ansia si trasforma in euforia, essere così tanti in un unico ambiente che parlano di Veganesimo è davvero stranissimo, non siamo più una minoranza in quel momento!

Una volta raggiunto il punto di partenza del corteo, siamo già tantissimi, la prima persona che vedo è lui, Massimo Manni, il mio idolo, il fondatore del Santuario Capra libera tutti, a Nerola, provincia di Roma. Lo abbraccio e lui fa lo stesso ringraziandoci di essere li, era euforico anche lui di vedere tutta quella gente, la mia euforia si è ormai trasformata in sbronza, si mi sento come se fossi ubriaca di felicità.

Santuario Capra Libera Tutti Massimo Manni
Betty con Massimo Manni

Il corteo si muove

Il corteo parte, si muove, 10.000 persone che camminano dietro ad un carro dove sopra ci sono gli organizzatori dell’evento, sfilano tutti i rappresentanti dei Santuari d’Italia, arrivano da ogni parte, addirittura da Catania, ci sono tutte le associazioni animaliste da Essere animali alla Lav, nessuno si aspettava un successo così grande. Tutti assieme abbiamo sfilato urlando a squarciagola:

Cuori liberi!
Giù le mani dai Santuari!
Zero scuse, zero indugi, più tutele per i rifugi!  

C’erano neonati, bambini, adulti, anziani, personaggi famosi e c’erano i compagni umani dei nove maiali di Sairano, che giustamente ci hanno fatto notare che se tutte le persone presenti alla manifestazione fossero state al presidio del 20 Settembre a Sairano, le cose probabilmente sarebbero andate diversamente.

Nello stesso tempo, questa giornata ci ha fatto capire che non siamo una minoranza, che le cose possiamo cambiarle, se restiamo uniti.

Si torna a casa…

Siamo tornate a casa stanche morte, ma con i cuore pieno di gioia e la meravigliosa consapevolezza di non essere sole!

Il filtro antiparticolato del nostro Van 2019

Il filtro antiparticolato del nostro Van 2019

filtro antiparticolato

Oggi scopro, ahimé, cos’è il filtro antiparticolato

Nel nostro viaggio in Danimarca c’è stato un momento che abbiamo temuto di dover interrompere tutto e tornarcene a casa…

Dopo aver trascorso una mattinata cosi intensa a Børglum Kloster non ci aspettavamo certo un’evoluzione del genere.

Spia “malfunzionamento generico” accesa

spia dpf

Dopo una breve pausa pranzo sulla strada che ci porta a Grenen, ripartiamo, come sempre, alla scoperta di strade e stradine lontane dalle arterie principali.

All’improvviso un beep netto e inconfondibile. Butto l’occhio sul cruscotto e vedo la spia corrispondente.

Mi ripeto spesso che devo imparare a gestire i problemi con tranquillità ma… non riesco al momento e quindi mi agito.

Prendiamo subito il libretto d’uso e manutenzione del nostro Fiat ducato van e lo sfogliamo in cerca di spiegazioni. Nel frattempo dal cruscotto compare inesorabile il messaggio: “Far controllare il motore…”. Il libretto non aggiunge molto al messaggio comparso Ora sappiamo che c’è un problema e che dobbiamo farlo verificare al più presto in una officina FIAT.

Cerchiamo sul web l’officina più vicina a dove ci troviamo in questo momento, andiamo a Hjørring da AUTOTEKNIKA.

DPF – Diesel Particulate Filter

Il mio inglese è pessimo.

Sono ad un livello “base di base” per cui faccio veramente fatica a farmi capire ma da buon italiano, con qualche esperienza di teatro (amatoriale), trasmetto con efficacia il fatto che abbiamo un problema e che dobbiamo risolverlo.

Il titolare dell’officina è un po riluttante a darci una mano, ha troppo lavoro ma, dopo alcune insistenze da parte mia, accetta di fare almeno una diagnosi del guasto.

Hjørring

Attacca il portatile al mezzo e lo lascia lavorare qualche minuto. Il responso è lapidario e non lascia molti dubbi: il filtro antiparticolato ha un problema.

Il meccanico mette subito le mani avanti e sentenzia che “potrebbe essere semplicemente otturato, oppure potrebbe essere da sostituire”.

In entrambi i casi la loro disponibilità è overbooking al momento, se voglio lasciare il mezzo se ne riparla la settimana prossima. Poi con un pò di imbarazzo, almeno mi sembra dall’espressione, mi fa capire che a prescindere dalla mia decisione ci sarebbe da pagare il conto della diagnostica: 60,50€.

Sconsolato e anche un po’ depresso, risalgo sul van e mi confronto con Betty sulle prossime mosse. È già pomeriggio inoltrato e dopo le 17 qui in Danimarca non si trova più nulla di aperto.

Un parere dall’officina di fiducia

Prima di lanciarci in una ennesima ricerca di officine autorizzate FIAT mi viene in mente che potrei contattare telefonicamente l’officina dove solitamente porto il Van a fare manutenzione e controlli: l’Officina BASSO.

filtro antiparticolato

Mi risponde Roberto, che bello potersi spiegare in italiano! Roberto si fa ripetere due volte da dove lo sto chiamando, molto gentilmente mi spiega quale potrebbe essere il problema e mi da un suggerimento interessante: provare a fare una mezzoretta o più in autostrada ad un regime di giri alto, intorno ai 3000rpm.

Test in autostrada

Ci dirigiamo immediatamente al piu vicino accesso autostradale e puntiamo verso nord per poi girarsi e rifare la stessa strada e oltre al contrario.

Mi rendo conto quasi subito, dopo giorni trascorsi a velocità molto basse, che anche se l’acceleratore è a fondo corsa, il motore non sale di giri. Non raggiungo i 3000rpm. La velocità è assestata intorno ai 90/95km/h.

Procedo nel mio vano tentativo di ripulire il filtro percorrendo chilometri fino ad arrivare ad Aalbor, città principale della regione dello Jutland Settentrionale (Nordjylland in danese).

Nulla di fatto, purtroppo, il motore non accenna a migliorare, il filtro è sempre otturato.

Cerchiamo quindi un officina, in Aalborg che possa darci assistenza. Dopo un paio di rifiuti per “over booking” arriviamo finalmente ad un officina dove ci accolgono con molta gentilezza e disponibilità ad aiutarci… finalmente!

Qui da Kjærsgaard Auto, dopo aver ascoltato punto per punto cosa ci è successo e cosa abbiamo tentato di fare, ci danno appuntamento per l’indomani mattina alle 7,45 non un minuto più tardi o perdiamo il diritto di precedenza.

Dopo una notte agitata piena di preoccupazioni e mille paure, ci presentiamo nettamente in anticipo al nostro appuntamento con l’officina.

Mentre Betty si prende cura di Norah e Scott nel piazzale antistante, io seguo come un ombra il meccanico che ricollega il van alla diagnostica e, finalmente, lancia la procedura di rigenerazione FAP forzata.

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Questa procedura consiste nel tenere il motore ad un regime di giri medio-alto per un periodo di tempo definito ove facilitare la pulizia del filtro. Dopo circa mezz’ora ed una macchia corrosa di tutto rispetto nel fazzoletto di asfalto in corrispondenza dello scarico, il responso: il filtro antiparticolato è stato ripulito al 46%.

Siamo rinati, svanite tutte le paure di dover tornare a casa con la coda tra le gambe. Il meccanico ci suggerisce di fare comunque attenzione e di fare dei tratti di strada a regime alto di giri in modo da tentare di tener pulito il filtro il più possibile. Si riparte!

Cosa succede quando il filtro è otturato?

Quando il filtro antiparticolato (DPF, Diesel Particulate Filter) si ottura, può causare diversi problemi al veicolo. Ecco cosa succede quando si ottura il DPF:

  1. Perdita di potenza del motore: Il principale sintomo di un DPF otturato è la perdita di potenza del motore. Il filtro accumula particelle di carbonio e altri detriti nel corso del tempo, il che può limitare il flusso d’aria e la capacità del motore di erogare potenza.
  2. Aumento dei consumi di carburante: Poiché il motore deve lavorare di più per superare l’ostacolo rappresentato dal filtro otturato, potrebbe essere necessario utilizzare più carburante per coprire la stessa distanza.
  3. Filtro antiparticolato spia: La maggior parte dei veicoli moderni è dotata di un sistema di monitoraggio del DPF che accende una luce di avvertimento sul cruscotto quando il filtro è otturato. Questa luce indica la necessità di una manutenzione.
  4. Rigenerazione incompleta: I veicoli con DPF sono progettati per eseguire cicli di rigenerazione per bruciare via le particelle accumulate nel filtro. Tuttavia, se il filtro è troppo otturato, la rigenerazione potrebbe non riuscire a pulirlo completamente, portando a un accumulo crescente di detriti.
  5. Problemi di avviamento a freddo: Un DPF otturato può influire negativamente sull’avviamento del motore, specialmente in condizioni di freddo.

Per risolvere un filtro antiparticolato otturato, di solito è necessario effettuare una pulizia professionale o, in alcuni casi, sostituire il filtro stesso. È importante affrontare questo problema tempestivamente, poiché un DPF completamente otturato può causare danni al motore e comportare costose riparazioni. Inoltre, seguire le raccomandazioni del produttore del veicolo per la manutenzione regolare del DPF può aiutare a prevenire l’otturazione e garantire il corretto funzionamento del filtro.

Usare un additivo per tenere pulito il filtro può essere utile?

L’uso di additivi chimici o liquidi progettati per pulire il filtro antiparticolato (DPF) può essere utile in alcuni casi per prevenire l’accumulo e l’otturazione delle particelle nel filtro. Tuttavia, è importante fare alcune considerazioni:

  1. Consultare il manuale del proprietario: Prima di utilizzare qualsiasi additivo o liquido nel sistema di scarico del tuo veicolo, consulta sempre il manuale del proprietario. Alcuni veicoli potrebbero avere raccomandazioni specifiche o restrizioni sull’uso di tali prodotti.
  2. Qualità del prodotto: Assicurati di utilizzare un prodotto di alta qualità e approvato dal produttore del veicolo o da fonti affidabili. Prodotti di scarsa qualità o non testati possono causare danni al DPF o al sistema di scarico.
  3. Utilizzo corretto: Segui attentamente le istruzioni sull’etichetta del prodotto per l’uso corretto. L’uso eccessivo o improprio di additivi può avere effetti indesiderati.
  4. Manutenzione regolare: L’uso di additivi non dovrebbe sostituire la manutenzione regolare del DPF. È importante seguire le raccomandazioni del produttore per la manutenzione, compresi i cicli di rigenerazione.
  5. Monitoraggio delle luci di avvertimento: Presta sempre attenzione alle luci di avvertimento sul cruscotto del tuo veicolo. Se la luce del DPF si accende, potrebbe essere necessario eseguire una rigenerazione o una pulizia professionale, a seconda delle raccomandazioni del produttore.

In generale, l’uso di liquidi o additivi per la pulizia del DPF può essere una strategia preventiva, ma non dovrebbe essere l’unico metodo di manutenzione. Mantenere una guida attenta, seguire le raccomandazioni del produttore e fare ispezioni regolari sono tutte pratiche importanti per garantire il corretto funzionamento del filtro antiparticolato nel lungo termine.

La filosofia di uncanperdue

la filosofia di uncanperdue

Questo blog non ha grandi pretese, non vuole erigersi o distinguersi necessariamente dalla massa.

Non siamo alla ricerca spasmodica di click e non vogliamo vendere nulla. Questo blog nasce dopo molto lavoro da autodidatti, molti errori e qualche piccolo pasticcio. Questa è la versione 2.0 di uncanperdue!

Quello che troverai tra queste sgangherate pagine è e vuole essere solo il nostro DIARIO.

Abbiamo capito, strada facendo, di volerlo fare il Diario di bordo principalmente per noi stessi. Anche questa è la filosofia di uncanperdue.

Troverai informazioni che forse non ti serviranno o che riterrai superficiali. Abbiamo trasferito sul web ciò che da sempre – da quando viaggiamo in camper – scriviamo con cura sui taccuini che alloggiano sul cruscotto, ora bagnati dalla condensa, ora bollenti e bruciati dal sole che filtra dal parabrezza.

Lo strumento, il web, è potentissimo, ci permette di convergere tutti i nostri pensieri, i nostri calcoli, le foto, i video in un’unica caleidoscopica finestra affacciata sul mondo.

Se condividi anche solo un pensiero di tutto ciò, sali a bordo con noi, insieme a Norah e Scott.

Spiega le vele e fai buon viaggio!

Il Granduca

Il Granduca abdica a favore di… una giovin Signora!

Diciamo addio al nostro Granduca, nella speranza che possa fare felice qualcun altro così come ha fatto sognare noi in questi meravigliosi 5 anni di avventure.

Mai prima d’ora, da quando viaggiamo in camper o in moto, avevamo trascorso un periodo cosi lungo di sosta ai box.

Di ritorno dal nostro rapido viaggio in Puglia siamo stati sorpresi dal lockdown che ci ha congelati a casa nostra. Sono trascorsi quasi 6 mesi da allora e, nonostante la “segregazione” di cose ne sono successe parecchie. Abbiamo iniziato il 2020 ipotizzando un prepensionamento del nostro caro Granduca a cui dobbiamo tutta la passione per i viaggi di questi ultimi 5 anni.

Granduca, caravan schiavolin

Il Granduca è stato il primo amore e come tale non si dimentica.

Già nello stesso viaggio di capodanno si è manifestato un problema importante alla stufa, poco prima di partire per la Puglia invece il frigo ci ha lasciati miseramente e, quando si parla di trivalente sono dolori….

Sembrava quasi che il Granduca se lo sentisse, perciò sono iniziati i problemi. Il lockdown d’altra parte aveva messo in attesa tutti i possibili interventi che avremmo dovuto fare di lì a breve. Così il camper è rimasto fermo in rimessaggio per quasi 4 mesi con i suoi acciacchi più o meno importanti.

Quando a Giugno finalmente ci è stata data la possibilità di uscire di casa, abbiamo iniziato con Betty a guardarci intorno per capire chi potesse ambire al trono di “uncanperdue”. In realtà la ricerca era iniziata ben prima sul web, sfogliando siti e siti di concessionari di camper delle marche e delle dimensioni più diverse. Pertanto al momento di uscire avevamo già maturato un’idea abbastanza precisa di dove orientare la scelta.

Restava un unico grande problema: il Granduca acciaccato da offrire come merce di scambio.

Non abitiamo in una regione che possa offrire molto ai camperisti, perciò le nostre mete sono diventate, come potete immaginare, il Piemonte e la Lombardia.

Ed è proprio in Lombardia, infine, che abbiamo trovato la risposta: Caravan Schiavolin.

Cortesia e competenza sin dal primo contatto ci hanno immediatamente dato la sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto. Caravan Schiavolin ha accettato di prendersi cura del nostro amato Granduca dimostrando di apprezzarlo per quello che realmente può dare. Non a caso, risolti i suoi piccoli acciacchi, pare abbiano già trovato un’adeguata sistemazione per il nostro vecchietto.

Ma non vorremmo andare oltre per non svelare chi erediterà questo ambìto trono. Sappiate che sarà una splendida Signora, non aggiungo altro, tra soli 3 giorni io e Betty ci recheremo ad Ozzero per portarla a casa. Inutile dire che siamo emozionantissimi di conoscerla e di farvela conoscere. Perciò seguiteci e scopriremo insieme questa meraviglia!

Chi siamo • uncanperdue
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Madame Blanche

Madame Blanche

L’innata eleganza di Madame Blanche: Rapido motorhome d’oltralpe.

E così alla fine ci siamo arrivati. Non sembrava uno di quei sogni realizzabili in questa vita, eppure il “caso” ha voluto che si presentasse l’occasione di mettere a riposo il Granduca e ne abbiamo approfittato, senza pensarci su due volte.

Perché Madame Blanche?

È il tributo che vogliamo dare ad una donna, Bianca, che ha reso possibile questo sogno. Vogliamo ricordarla così e portarla nel cuore ed in viaggio con noi, in segno di affetto e gratitudine. Spesso i nomi dei camper sono nomi maschili o comunque con connotazioni fortemente rudi o virili ma in questo caso, l’eleganza del mezzo che abbiamo scelto, ci ha reso quasi naturale la scelta al femminile Blanche. Sul perché poi sia tradotto in francese… beh questo dipende dall’origine del mezzo…

Chi siamo • uncanperdue

Madame Blanche parle françoise !

Tra i tanti marchi presenti in Europa alla fine abbiamo guardato ai cugini francesi di RAPIDO camping car. Comunque la si guardi, la questione acquisto di un camper nuovo è sempre principalmente una questione di budget. Ecco allora che tutti gli sforzi si concentrano sulla ricerca di un mezzo che sia un buon compromesso qualità/prezzo. Non vi nascondo che abbiamo iniziato a sognare volando alto, pensando a marchi ben più blasonati, ma come spesso succede, si vola alto subito per poi planare inesorabilmente verso un’altitudine più realistica e meno pericolosa! Con i piedi a terra… più o meno.

Rapido camping car, una storia di 3 generazioni

Oggi è un gruppo che racchiude diversi marchi ma è pur sempre saldamente nelle mani della stessa famiglia da ben 3 generazioni. Tutto inizia nel 1961 quando un giovane falegname ebanista, Constant ROUSSEAU, creava il suo primo camper, imprimendo per sempre la sua impronta a questa florida azienda.

Ma come siamo arrivati a scegliere Madame Blanche?

Siamo partiti dalla pianta. La nostra esperienza in questi 5 anni di Granduca ci ha chiarito le idee su cosa è meglio per le nostre esigenze, sapevamo bene cosa volevamo e non è stato poi così facile trovare una disposizione degli spazi che riflettesse in modo cosi accurato le nostre aspettative. Tra una fiera e l’altra siamo saliti a bordo di diversi modelli cercando di immaginarci nella vita di tutti i giorni: dove c’era la dinette soddisfacente il bagno era troppo piccolo, dove il bagno era perfetto il letto appariva un po sacrificato… Insomma è stata una ricerca intensa e sfiancante! Madame Blanche dove sei?

Abbiamo via via maturato alcuni punti fissi a cui non intendevamo rinunciare:

  • bagno e doccia separati
  • letto XXL
  • doppio pavimento
  • cabina integrata nella cellula (motorhome)

Madame Blanche ha finalmente un modello di riferimento: Rapido 8096DF

La pianta che rispondeva perfettamente alle nostre esigenze, e anche di più considerata la generosità di spazi interni, è stata quella del modello Rapido 8096DF tra l’altro disponibile in Premium Edition con diversi accessori di serie.

madame blanche
Settemetriequarantanove di lunghezza!

Passarci vicino fa impressione, è innegabile, la lunghezza del mezzo si percepisce senza alcun dubbio, ma una volta che sali a bordo di questa astronave Rapido camping car 8096DF ti si allarga il cuore nel vedere gli ampi spazi e la maestosità della camera da letto: centrale nautico su garage altrettanto importante.

In uno dei nostri primi viaggi in camper in Bretagna e Normandia a bordo di Granduca, incontrammo una simpatica coppia di Milano che stava facendo un viaggio simile al nostro a bordo del loro Rapido. Era la prima volta che notavamo un rapido camping car, riportava la scritta in alto sulla fiancata “Le randonneur”. Ne restammo affascinati io e Betty. Forse più per la simpatia di quei due discreti signori milanesi che per la bellezza in sé del mezzo. Ma da quel giorno ogni volta che si incontrava un Rapido partiva il ritornello su cui spesso abbiamo scherzato: Le Randonneur !

Ora si parte con Madame Blanche per nuovi e lunghi viaggi da veri “Randonneur” augurandoci che il Rapido 8096DF ci faccia compagnia per tanti anni!

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Madame Blanche