23 Febbraio, 2020

Ritorno a Castel del Monte

Gravina in Puglia - Castel del Monte – Gravina in Puglia

Diario in pillole

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Con i Ramaioli a fare i turisti
- Le immagini della giornata

In questo breve tour della Puglia eravamo già stati a Castel del Monte, il 17 Febbraio, ma, ad onor del vero, la visita era stata molto breve e limitata al perimetro esterno, peraltro con un paesaggio splendido e con la romantica luce del tramonto.

Ieri sera invece a Gravina in Puglia lo spettacolo è andato ala grande, ci siamo divertiti e, credo, abbiamo fatto divertire, non esiste gratificazione più grande!

Oggi abbiamo tutta la mattinata ed il primo pomeriggio completamente liberi per fare i turisti, andremo in scena alle 17,30 e ovviamente abbiamo tutte le scene e gli oggetti già pronti. Questo è uno dei più piacevoli vantaggi di avere doppio spettacolo.

Con i Ramaioli a fare i turisti

Quando siamo in tour come ramaioli ci sentiamo particolarmente gruppo, famiglia. Abbiamo età diverse, lavori diversi, provenienze e formazioni diverse eppure la passione del teatro ci rende davvero una “Compagnia”. Ecco perché non perdiamo mai le occasioni di trascorrere insieme del tempo a prescindere dall’attività teatrale.

Oggi quindi saliamo su un paio di auto e ci facciamo in giro. Qualcuno propone Castel del Monte, noi lo abbiamo appena visto ma pensiamo che visitarlo in compagnia possa essere comunque interessante, accettiamo con entusiasmo. Dopo un tragitto di circa una cinquantina di chilometri, arriviamo a destinazione in provincia di Andria.

Le trasferte in auto o furgone con i Ramaioli è sempre occasione per farsi un sacco di risate.

La dinamica è sempre la stessa ma funziona alla grande: si rievocano gli errori della prestazione teatrale del giorno prima e ci si scherza sopra ricordando la gaffe che ha scatenato tanta ilarità dietro alle quinte. Sì perché se di fronte al boccascena c’è un pubblico che si diverte, dietro le quinte attori, assistenti e tecnici non sono da meno anzi, spesso l’ilarità si scatena su dettagli di cui, fortunatamente, il pubblico non ha contezza.

La giornata è magnifica anche oggi, cielo terso e sole invernale piacevolmente tiepido.

Il sito, patrimonio dell’UNESCO, oggi è molto frequentato. È domenica, ed è possibile visitarlo internamente.

Castel del Monte è una fortezza del XIII secolo fatta costruire dall’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II nell’altopiano delle Murge occidentali in Puglia, nell’attuale frazione omonima del comune di Andria, a 17 km dalla città, nei pressi della località di Santa Maria del Monte, in provincia di Barletta-Andria-Trani, sulla sommità di una collina, a 540 metri s.l.m.
Wikipedia

Entriamo uno ad uno a visitare Castel del Monte rigorosamente edificato su pianta ottagonale.

Colpisce questa severa simmetria che riflette con precisione assoluta la facciata esterna. L’ampio cortile interno da modo di apprezzare la geometria ottagonale con cui viene anche ritagliata la volta celeste. Le affascinanti ed imponenti torri che caratterizzano l’imponenza dell’edificio ospitano strette scale a chiocciola che servono ad accedere ai piani superiori.

Ci muoviamo dentro questo scrigno della storia con passo spensierato, il gruppo si scompone e si ricompone come un millepiedi.

È indubbiamente una bella giornata di relax.

Terminata la visita passeggiamo mollemente lungo il perimetro della fortezza godendoci il paesaggio aperto sull’ampia vallata sottostante. Ora il tema è diventato dove andare a mangiare. Ci trasferiamo in una trattoria di Gravina in Puglia in una tavolata degna di Federico II, giusto per rimanere in tema.

Andare in scena a stomaco pieno è assolutamente sconsigliato da tutti i manuali di recitazione fin qui scritti e da tutti i registi degni di questo ruolo. Ma questa volta sarà dura. Ci dirigiamo a piedi verso il Teatro Vida nella illusoria speranza che qualche passo possa in qualche modo favorire la rapida digestione.

Vestizione, trucco e parrucco. Sono le 17,30. Sento il presentatore spendere alcune parole per la commedia in programma. Qui, dietro alle quinte siamo immersi nel buio. In silenzio. Inspiro, il pubblico applaude, si apre il sipario. In scena.