Finalmente si parte verso Plage de Cabasson, in Francia.
È passato più di un mese dalla nostra ultima uscita in camper e, onestamente, il morale è sotto i piedi…
Ci siamo presi una giornata, il 27, per fare il punto della situazione e prepararci a questa partenza. Dopo tutti i pranzi e le cene legati al momento natalizio una pausa era necessaria per recuperare forze e lucidità.
Prima della partenza
È sabato mattina, la giornata promette bene: un bel cielo azzurro limpido e terso come solo d’inverno può essere. Che poi definirlo inverno è veramente azzardato. Qui in riviera le temperature sono oltremodo miti, nelle ore centrali della giornata, se c’è il sole, si passeggia sul lungomare con la giacca agganciata alle dita e appoggiata sulla spalla.
Infiliamo con tutta calma un minimo di ricambio nel borsone. Non abbiamo fretta. Abbiamo una meta ma abbiamo anche la libertà di poter arrivare a qualunque ora, senza ansie. Per questo ci muoviamo per casa con una certa flemma cercando di non dimenticare nulla. Visti da fuori potremmo sembrare più degli zombie che una coppia in procinto di partire per una vacanza…
In effetti siamo provati dal tour de force natalizio: un turbinio di succulente portate e di fiumi di vino ad annaffiare il tutto. Il desiderio è quello di recuperare un po’ di sane abitudini e contenersi almeno un po… ma non troppo altrimenti che vacanza è!
Carichiamo tutto in macchina, chiudiamo tutte le finestre di casa ed utenze varie, agganciamo i guinzagli a Norah e Scott – molto agitati – e partiamo alla volta del rimessaggio.
Il rimessaggio si trova nella parte della città esattamente opposta a dove abitiamo perciò bisogna attraversarla tutta. Mentre guido nel traffico cittadino ripercorro mentalmente quello che abbiamo caricato. Una vera e propria check-list come fanno i piloti di aereo prima di iniziare il decollo.
Giunti al rimessaggio iniziano le operazioni di imbarco.
Da quel momento per me inizia il viaggio, mi sento già in vacanza e l’adrenalina sale. Sono felice.
Terminate le varie operazioni di carico e sistemazione, facciamo ancora gasolio ed imbocchiamo l’autostrada verso plage de Cabasson a godersi il mare d’inverno.
Il viaggio è assolutamente tranquillo e scorrevole, abbiamo finalmente l’onore di provare il telepass europeo, preso già da diversi mesi ma mai testato. Potrebbe sembrare di poco conto, ma superare tutte quelle barriere post-confine senza doversi fermare per sporgersi in un improbabile gesto atletico e lanciare le monetine nel cesto del casello francese, lascia un piacevole retrogusto dolciastro di soddisfazione. Procedo tronfio a testa alta verso la meta, lanciando di sguincio una fugace occhiata, dall’alto del mio ducato, a quei miseri automobilisti fermi in coda…
Ah les italianne!
Usciti dall’autoroute nei pressi di Frejus ci inseriamo nella statale che, passando per Saint-Tropez, ci porta, di vigneto in vigneto, a Bormes Le Mimosa: territorio di competenza verso Plage de Cabasson ed il suo mare d’inverno.
Giunti all’ultimo bivio prima di girare verso la foresta che si affaccia sul mare, notiamo un assembramento di Gendarmerie da far presagire il peggio… Auto e furgoni con lampeggianti accesi stazionano a ridosso della piccola stradina in cui dobbiamo svoltare. Un paio di gendarmi occupano la corsia intimando l’alt ad ogni mezzo che, come noi, vorrebbe svoltare.
Il mio livello di agitazione sale proporzionalmente ogni volta che ci avviciniamo alla meta prevista: ci sarà posto? Sarà sempre bello e piacevole come lo immagino? Figuratevi ora che ad aggiungersi alle mie ansie c’è una grandissima insegna luminosa con scritto: “Mi faranno passare o mi rimanderanno indietro?”
Il gendarme si avvicina al finestrino e mi fa segno di tirare giù, deglutisco e tento di comporre una frase decente per spiegare le nostre intenzioni. In un improbabile maccheronico francese spiego di voler accedere alla plage de cabasson avec le camping car pour… pour… capudan! Il gendarme mi guarda con sospetto -come biasimarlo- scruta la mia signora e butta l’occhio verso il retro del camper. Fortunatamente Norah e Scott riposano tranquilli. Tutto a posto, potete passare…
Il mare d’inverno
Mentre ci chiediamo quale possa essere il motivo di questo assembramento di forze dell’ordine, ci sistemiamo con il camper tra una manovra e l’altra. Siamo soddisfatti, il posto è sempre bello come ce lo ricordavamo.
Foto di rito con il tramonto, una breve passeggiata in riva al mare d’inverno, cenetta in camper e giro con le due belve.
Il video della giornata
Bonne nuit a tous!